Guest User
January 31, 2023
Domenica 20 c.m. abbiamo scelto questa struttura per pranzare in questo splendido bio-agriturismo sito nella alta valle del fiume Parma. Bellissima struttura immersa nel verde e con tanti animali, pecore di razza cornigliese (dette anche pecore mucca) bovini, asini ecc. allevati dai titolari mancati “concertisti” di musica classica che sono diventati “concertisti” di accoglienza e di gastronomia legata totalmente al mondo bio e di loro assoluta produzione, verdure, carni, pane, miele, confetture, liquori con vari tipi erbe o frutti di bosco. Insomma ligi alle regole che impongono a queste strutture di poter vendere in proporzione maggiore,e qui la percentuale é infinitamente più alta, i propri prodotti. Non sempre é così. Accoglienza calda, quasi familiare, ci hanno indicato il tavolo, eravamo in 6 adulti e due bimbi di sei anni. Tavolo regale che io ho molto apprezzato poiché consente a tutti i commensali di essere a vista. Abitualmente io valuto prima di tutto i servizi igienici che ritengo il primo biglietto da visita di un locale pubblico, qui essenziale ma estremamente lindo e di buone dimensioni. Non esiste la possibilità di scegliere alla carta, sono i titolari che dispongono cosa offrire in base alle disponibilità della propria produzione. Il menù proposto oggi si componeva di diverse preparazioni (calde) a base di svariate verdure tutte perfettamente individuabili e da prosciutto di parma dolcissimo . Tortelli di patate burro fuso, lasagna alla bolognese, leggermente reinterpretata (positivamente), roast beef di pecora con una Salsa di verdure e peperoni (mi sono permesso di dare un piccolo consiglio e non lo svelo) e dessert. Il vino é “mono produttore” (Azienda vinicola Lamoretti) e rigorosamente territoriale, concordo in pieno, che dà spazio alla tipicità con il Malvasia ( qui dicono “la” ma il vino é maschile, l’uva Malvasia é femminile) il Sauvignon nella versione più tradizionale e nella versione ferma, ed il rosso colli di Parma come sopra. É presente anche il Serbato, da vitigno Barbera affinato in acciaio e da vitigno Cabernet Sauvignon affinato in piccole botti da 225 lt. (non scriverò mai le stesse con il nome francese) che vorrei definire “super emilian “ preso dal termine “super tuscans” coniato per i vini toscani derivanti da vitigni internazionali ma qualche volta anche autoctoni. Servizio informale perciò caldo che tecnicamente si chiama “francese indiretto”. Concludendo esperienza positiva è da ripetere sicuramente. Non posso commentare il rapporto qualità e richiesta economica poiché eravamo ospiti. Ringrazio ancora Diadorim e Chiara per le loro attenzioni, la loro calorosità e la loro professionalità che ci ha fatto passare una gran bella domenica. Un abbraccio alla piccola Dafne, dolcissima,che ha intrattenuto è giocato (non durante la presenza di altri ospiti) con i due bimbi che erano con noi e avendomi confidato che presto compirà 5 anni faccio a Lei i più caldi e sinceri auguri. Ripetendo il titolo grazie…grazie…g
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